Lama
di luce
Questa breve raccolta poetica si muove tra corpi, percezioni e frammenti di coscienza con uno stile essenziale, ermetico, attraversato da tensioni esistenziali. I testi esplorano il confine tra ciò che si sente e ciò che sfugge, tra il presente che brucia sulla pelle e le ombre di ciò che non si sarà mai.
Il linguaggio si fa tagliente, liquido, istintivo: le immagini nascono da sensazioni primarie — l’acqua, il gelo, la luce, il contatto — e si traducono in visioni interiori cariche di significato, ma mai didascaliche. L’assenza di narrazione lineare restituisce l’esperienza nella sua forma più autentica: quella del lampo, della vertigine, della rivelazione.
Ermetismo e profondità si intrecciano in una scrittura che non cerca di spiegare, ma di toccare. Un attraversamento poetico che interroga il lettore più che guidarlo, lasciandogli lo spazio per riconoscersi — anche solo per un istante — nella materia viva dell’essere.
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Il linguaggio si fa tagliente, liquido, istintivo: le immagini nascono da sensazioni primarie — l’acqua, il gelo, la luce, il contatto — e si traducono in visioni interiori cariche di significato, ma mai didascaliche. L’assenza di narrazione lineare restituisce l’esperienza nella sua forma più autentica: quella del lampo, della vertigine, della rivelazione.
Ermetismo e profondità si intrecciano in una scrittura che non cerca di spiegare, ma di toccare. Un attraversamento poetico che interroga il lettore più che guidarlo, lasciandogli lo spazio per riconoscersi — anche solo per un istante — nella materia viva dell’essere.
Ilaria Marfisi
nasce nel 1986 a Lanciano, in Abruzzo. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere a Milano, all’Università Statale.
Terminato il percorso di studi, rientra in Abruzzo e si immerge in attività di comunicazione in relazione all'umano. Ottiene l'abilitazione per l’insegnamento della lingua italiana per stranieri e insegna a gruppi di vacanzieri in un piccolo paesino del sud della regione. Contemporaneamente, nel 2015, inizia il Servizio Civile presso l'A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule) di Lanciano (CH), dove si spalanca per lei il portone immenso del volontariato e del terzo settore. Qui, pone in cima alla piramide l'ascolto, la comunicazione, la solidarietà e l'altruismo come processi spontanei e naturali, che continuano a farsi strada ancora oggi nella sua vita di volontaria attiva.
Terminato il percorso di studi, rientra in Abruzzo e si immerge in attività di comunicazione in relazione all'umano. Ottiene l'abilitazione per l’insegnamento della lingua italiana per stranieri e insegna a gruppi di vacanzieri in un piccolo paesino del sud della regione. Contemporaneamente, nel 2015, inizia il Servizio Civile presso l'A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule) di Lanciano (CH), dove si spalanca per lei il portone immenso del volontariato e del terzo settore. Qui, pone in cima alla piramide l'ascolto, la comunicazione, la solidarietà e l'altruismo come processi spontanei e naturali, che continuano a farsi strada ancora oggi nella sua vita di volontaria attiva.
Nel 2017 diventa assistente educativo specializzato.
Nel 2019 lascia tutto per tuffarsi in un settore nuovo: quello della Pubblica Amministrazione. Diventa, con un processo che evita l’inabissamento, assistente amministrativo contabile, prima presso il Comune di Fossacesia (CH) e poi in quello di Lanciano (CH). La curiosità umana si sviluppa ulteriormente, considerando che il settore in cui lavora è quello dei Servizi Sociali, con un focus antropico sulla tutela minorile, il disagio giovanile, la violenza di genere e le progettualità di contrasto alla povertà educativa.
Nel 2020 apre una pagina Instagram di illustrazioni, Ino_illustrations: paginette disegnate su temi che sente forti e tesi dentro di sé. Utilizza pochi colori e si lascia chiamare INO, semplicemente l’anagramma di NOI.
Nel 2022 si ammala di cancro. Lotta, si addormenta, sente i battiti del cuore stridere e ama la vita, troppo. Tant’è che, nel 2025, è qui, a scrivere per se stessa e per pochi amici, per tutti e per nessuno, per sprofondare nel vuoto pieno.
Nel 2019 lascia tutto per tuffarsi in un settore nuovo: quello della Pubblica Amministrazione. Diventa, con un processo che evita l’inabissamento, assistente amministrativo contabile, prima presso il Comune di Fossacesia (CH) e poi in quello di Lanciano (CH). La curiosità umana si sviluppa ulteriormente, considerando che il settore in cui lavora è quello dei Servizi Sociali, con un focus antropico sulla tutela minorile, il disagio giovanile, la violenza di genere e le progettualità di contrasto alla povertà educativa.
Nel 2020 apre una pagina Instagram di illustrazioni, Ino_illustrations: paginette disegnate su temi che sente forti e tesi dentro di sé. Utilizza pochi colori e si lascia chiamare INO, semplicemente l’anagramma di NOI.
Nel 2022 si ammala di cancro. Lotta, si addormenta, sente i battiti del cuore stridere e ama la vita, troppo. Tant’è che, nel 2025, è qui, a scrivere per se stessa e per pochi amici, per tutti e per nessuno, per sprofondare nel vuoto pieno.