Peccati,
perversioni,
preghiere
Questa non è un’opera.
È una liturgia sporca.
Un vangelo per corpi feriti.
Una messa nuda, detta in ginocchio, ma col cuore che sanguina verità.
Peccati, Perversioni, Preghiere è una raccolta poetica e performativa divisa in tre sacrari:
PECCATI – bilanci dell’anima di chi cade, e non chiede scusa;
PERVERSIONI – archivi erotici del desiderio che rifiuta di farsi santo a comando;
PREGHIERE – salmi apocrifi per chi ha amato oltre il consentito.
Dentro, KPI dell’anima, API di perdono, algoritmi erotici, bestemmie che sono carezze alla verità, e confessioni che diventano risurrezioni.
È una liturgia sporca.
Un vangelo per corpi feriti.
Una messa nuda, detta in ginocchio, ma col cuore che sanguina verità.
Peccati, Perversioni, Preghiere è una raccolta poetica e performativa divisa in tre sacrari:
PECCATI – bilanci dell’anima di chi cade, e non chiede scusa;
PERVERSIONI – archivi erotici del desiderio che rifiuta di farsi santo a comando;
PREGHIERE – salmi apocrifi per chi ha amato oltre il consentito.
Dentro, KPI dell’anima, API di perdono, algoritmi erotici, bestemmie che sono carezze alla verità, e confessioni che diventano risurrezioni.
Ogni poesia è un corpo crocifisso dal silenzio, un’anima che urla in un mondo anestetizzato.
Ogni verso è una ferita sacra che non cerca giudizio, ma abbraccio.
È scritta per essere recitata come una preghiera, gridata come una rivolta, accarezzata come una pelle che trema.
Non consola. Non moralizza. Ma salva i dannati veri.
Quelli che hanno sbagliato per troppo amore.
Quelli che portano croci invisibili e non hanno più voce per gridare.
In queste pagine non troverai Dio. Ma lo sentirai gocciare – come sudore, sperma, lacrime – tra le righe.
Perché la salvezza, in fondo, non è senza peccato.
Ma attraverso.
Ogni verso è una ferita sacra che non cerca giudizio, ma abbraccio.
È scritta per essere recitata come una preghiera, gridata come una rivolta, accarezzata come una pelle che trema.
Non consola. Non moralizza. Ma salva i dannati veri.
Quelli che hanno sbagliato per troppo amore.
Quelli che portano croci invisibili e non hanno più voce per gridare.
In queste pagine non troverai Dio. Ma lo sentirai gocciare – come sudore, sperma, lacrime – tra le righe.
Perché la salvezza, in fondo, non è senza peccato.
Ma attraverso.
Gabriele Micozzi
è un autore, docente e consulente che ama più di ogni altra cosa leggere, osservare le piante crescere, e ascoltare le sue figlie raccontare il mondo. Ha insegnato a oltre 80.000 persone, accompagnando manager, imprenditori, professionisti e studenti nella ricerca di un senso nelle parole e nelle strategie. È docente alla LUISS Business School e all’Università Politecnica delle Marche, e da oltre trent’anni costruisce modelli per la narrazione, la comunicazione, la leadership e il cambiamento in moltissime aziende.
Ha scritto libri di Management con Franco Angeli, Dario Flaccovio Editore, Clua.
Ma al di là dei titoli, Gabriele scrive perché non può farne a meno. Ama sperimentare prose poetiche. E ogni sua opera cerca di unire il coraggio del pensiero, la bellezza della forma e la fragilità dell’essere umano.
Ha ideato e registrato il formato FilmBook®, una forma di scrittura ibrida tra poesia, narrazione e messa in scena. Con questo formato ha scritto:
• “Luminante”
• “Cronache dell’Antropocene”
• “Appunti dalla Divina Tragedia”
• “Management, Metriche, Metafore”
Vive nelle Marche, tra libri, rose, rosmarini, limoni e sogni da proteggere.
E continua a credere che le parole possano ancora cambiare qualcosa, se scelte con cura.
Ha scritto libri di Management con Franco Angeli, Dario Flaccovio Editore, Clua.
Ma al di là dei titoli, Gabriele scrive perché non può farne a meno. Ama sperimentare prose poetiche. E ogni sua opera cerca di unire il coraggio del pensiero, la bellezza della forma e la fragilità dell’essere umano.
Ha ideato e registrato il formato FilmBook®, una forma di scrittura ibrida tra poesia, narrazione e messa in scena. Con questo formato ha scritto:
• “Luminante”
• “Cronache dell’Antropocene”
• “Appunti dalla Divina Tragedia”
• “Management, Metriche, Metafore”
Vive nelle Marche, tra libri, rose, rosmarini, limoni e sogni da proteggere.
E continua a credere che le parole possano ancora cambiare qualcosa, se scelte con cura.