Quattro Lustri
di Poesia e Verità

Quattro lustri di Poesia e Verità è una silloge che vuole sperimentare le più varie forme di poesia e prosa: dal gioco ritmico alla variazione più seria di modelli classici, dall’intimità più sincera, dietro cui si nasconde l’amore per l’assoluto e il dionisiaco, alle astrusità più autoironiche.
Vuole essere una piccola tragedia greca a proposito di un “giovane e misero poeta di teatro” (richiamando Il poeta di teatro, operetta eroicomica di Filippo Pananti), attraverso la scansione in Prologo, Parodo, Episodio ed Esodo. La raccolta è un’esperienza di catarsi, con cui esorcizzare la favola bella del poeta-amante tragicamente non corrisposto, che deve tramontare col finire dei vent’anni.
 
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Marco Curci è nato nel  2005 e risiede a Trani. Giovane poeta, attore e drammaturgo attivo nella scena culturale contemporanea, attualmente studia Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università "La Sapienza" di Roma e lavora per il Festival “Quartieri dell’Arte” di Viterbo di Gian Maria Cervo.
Attivo nella vita culturale, ha partecipato a festival, iniziative e progetti artistici, tra cui il Monte Sacro Festival di Mattinata 2024 (con “Il Ciclo della Lanterna Magica”, reading poetico-musicale con la poesia inedita “Mascherata”), il Response Festival – Le Due Bari (2024 e 2025) e, come ospite, alla “Jam Poetry” di Trani (in un reading con le poesie inedite “Perché non sono poeta”, “Palinodia” e “Il Re degli Elfi”).
Si è formato con la Scuola di Teatro della Compagnia del Sole di Bari (di Marinella Anaclerio e Flavio Albanese) e Teatro dei Borgia (di Gianpiero Borgia ed Elena Cotugno, con anche Riccardo Palmieri e Savino Italiano) e in laboratori di studio sulla recitazione in versi (con Luigi Moretti) e di Sprachgestaltung (Arte della Parola, con Marialucia Carones e Claudio Puglisi).