Serpespella
Le poesie qui selezionate sono state composte tra il 2021, anno in cui Pizzo Scuto lascia Bologna per Catania, dove poco dopo sposerà un collega musicista e autore, e il 2024, anno che precede il suo ritorno in Emilia e la fine del matrimonio.
Il lasso di tempo trascorso in Sicilia, luogo d’origine della famiglia Pizzo Scuto, la pone in una singolare condizione di doppia distanza: quella geografica dalla sua città e quella emotiva, dal luogo di provenienza e al contempo da quello di arrivo, così diverso e quasi cristallizzato fuori dal tempo. La parola scritta diventa uno strumento che tenta di colmare questa distanza attraverso l’indagine di temi quali il viaggio, nello specifico il frequente spostamento tra le due città, la relazione, la casa, le origini.
Il lasso di tempo trascorso in Sicilia, luogo d’origine della famiglia Pizzo Scuto, la pone in una singolare condizione di doppia distanza: quella geografica dalla sua città e quella emotiva, dal luogo di provenienza e al contempo da quello di arrivo, così diverso e quasi cristallizzato fuori dal tempo. La parola scritta diventa uno strumento che tenta di colmare questa distanza attraverso l’indagine di temi quali il viaggio, nello specifico il frequente spostamento tra le due città, la relazione, la casa, le origini.
Francesca Pizzo Scuto, musicista, artista visiva e performer, nasce a Bologna da famiglia siciliana nel 1979. Nel 2021 pubblica una raccolta di poesie nella silloge Cuori a Kabul, poesie per l’Afghanistan, Graphe.it edizioni. Dal 2016 collabora con la compagnia teatrale Ateliersi di Bologna con cui porta in scena De Facto
e dal 2021 La mappa del cuore di Lea Melandri. Nel 2011 forma il duo Melampus con cui pubblica gli album Ode road, N#7, Hexagon Garden, seguiti da relativi tour. Dal 2008 al 2025 espone in numerose gallerie italiane ed estere i suoi lavori pittorici e tessili.